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(g.l.) “Giuseppe Tartini: la teoria sul sistema armonico e la composizione delle differenze” è il tema, senza dubbio stimolante per chi ama la musica del Genio di Pirano, che sarà sviluppato in due giornate: domani alla Fondazione Villa Russiz, a Capriva del Friuli, e martedì nella sala Xenia della Comunità Greco-Orientale, in riva III Novembre 7, a Trieste. In entrambe le occasioni l’orario è 15-18.

La statua di Pirano.


Dopo gli indirizzi di saluto del commendator Antonio Paoletti, presidente della Fondazione Villa Russiz, del cavalier Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, e del professor Giovanni Cordini, emerito dell’Università di Pavia e direttore dell’Istituto internazionale di studi europei Antonio Rosmini di Bolzano, seguiranno varie relazioni introdotte e moderate dall’avvocato Gianna Di Danieli, presidente dell’Associazione Paneuropa Italia. Parleranno il professor Marcello Fracanzani, il professor Giulio Maria Chiodi, il professor Andrea Vacchi, il maestro Carlo Grandi, il consigliere del Tar Lazio Filippo Maria Tropiano e il professor Laris Gaiser. Le conclusioni saranno tratte da Walburga von Habsburg Duglas.
A seguire ci sarà il concerto del Duo Grandi, formato dallo stesso Carlo Grandi, direttore artistico e musicale dell’Orchestra Thomas Schippers, e dalla sorella Laura, con un’affascinante selezione di brani dedicata proprio a Giuseppe Tartini, il Maestro delle Nazioni: i due violinisti sono reduci di una bellissima serata nella suggestiva cornice della Basilica di Muggia Vecchia. «Primo e più famoso violinista del Settecento nell’Europa del suo tempo, Giuseppe Tartini – si legge, infatti, in una breve nota introduttiva al convegno – fu personalità affascinante ed eclettica, non solo come musicista ma anche per il suo cosmopolitismo. Si può dire che il respiro europeo abbia permeato l’intera sua vita, trascorsa fra Pirano, oggi in Slovenia, e Padova, al tempo entrambe parte della Serenissima Repubblica di Venezia, città in cui soggiornò spesso». «È proprio il messaggio universale della musica – conclude la nota -, che nel suo pensiero avrebbe portato l’uomo alla perfezione (dato che l’armonia costituiva la base di tutte le cose) a fare di Tartini un europeista “ante litteram”, perché radicato in una dimensione sia territoriale (Padova e il Veneto) che nazionale ed internazionale».

Il Duo Grandi a Muggia Vecchia.

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In copertina, celebre ritratto di Giuseppe Tartini il Maestro delle Nazioni.

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